mercoledì, gennaio 11, 2006

Vita d'altri / Terzo

Quella mattina Jacopo si svegliò presto.
“Strano” pensò, “sono solo le dieci e non ho più sonno…”.
Poi realizzò il perché di quel risveglio anticonformista. Pensava a quel pomeriggio, all’appuntamento con la ragazza spettacolare, Aurora.
Come avevano deciso, quel pomeriggio si sarebbero visti in facoltà per scambiarsi gli appunti di storia contemporanea.
D’altronde lei non aveva gli appunti. Mica poteva negarglieli. E che cazzo, proprio no.
Il problema di fondo però è che neanche lui li aveva. E fu Martino a salvargli il culo: li procurò da una sua amica che aveva già dato la materia.
Mica era ripetente e ventiduenne come Jacopo, lei. Aveva studiato, lei.
Il nostro, avuti gli appunti, passò addirittura l’intera mattinata a leggerli e ricopiarli, perché ad Aurora aveva detto che erano i suoi appunti. Che cazzo di figura ci avrebbe fatto se non sapeva neanche cosa aveva scritto..?
Povero Jacopo. Cercate di capirlo.
Nel vocabolario della sua mente cercando ‘innamorato’ potete leggere: puoi definirti ‘innamorato’ quando tutte le risorse mentali disponibili vengono monopolizzate da un unico pensiero di carattere femmineo, costringendoti a mettere in secondo piano il resto della tua vita. Vedi la voce ‘patetico’.
Talmente patetico che quasi un’ora prima dell’appuntamento era già in aula studio a fare palesemente finta di studiare, guardandosi intorno speranzoso ogni trenta secondi circa.
Finchè, passato qualche lungo minuto dopo le quattro, non la vide arrivare da lontano, facendo un cenno con la mano. Sorrideva.
La accolse con un’espressione ebete a dir poco unica.
Innamorato..? No, no. Patetico.
Si salutarono, baci sulle guance: una liscia e morbida, l’altra ruvida e spigolosa.
Si scambiarono gli appunti, e colti dal richiamo della nicotina, uscirono in uno dei cortiletti della facoltà.
Il cortile in questione era una vera e propria oasi di pace. Lì, tra gli alberi ombrosi, il tempo pareva fermarsi, i problemi svanire.
Potevi startene in pace per i cazzacci tuoi, senza che nessuno venisse a disturbare il flusso dei tuoi pensieri.
A parte chi veniva a cercarti una cartina.
Immaginate com'è stare in questo posto stupendo con una ragazza stupenda. Ne può uscire solo qualcosa di unico e meraviglioso..! Al nostro Jacopo sembrava di non aver mai parlato tanto con una ragazza.
Avevano affrontato gli argomenti più disparatati. Avevano parlato di così tante cose che non riusciva a ricordarle tutte.
Cominciarono dalle solite cose che si dicono per rompere il ghiaccio: l’università, l’esperienza della scuola superiore, gli amici, le uscite alcoliche per vicoli e locali del venerdì sera.
Poi erano passati alla musica, argomento molto importante per il nostro, che con somma gioia e gaudio aveva scoperto che non era una fan di Laura Pausini. Tutt’altro. La ragazza aveva una cultura musicale piena zeppa di chitarre distorte.
Decisamente meritevole della sua approvazione.
Quando ormai entrambi si erano tranquillizzati un po’, erano arrivati alle esperienze sentimentali passate e presenti: e qui si giocava il tutto per tutto.
Se lei aveva il classico e immancabile ex ragazzo che la perseguitava, Jacopo sarebbe stato costretto a minacciarlo.
Cazzo se c’è una cosa che odia sono gli ex.
I metodi nazisti, ci vogliono con gli ex.
Se invece aveva altri ragazzi che le andavano dietro la cosa si poteva superare.
Ma se lei in prima persona stravedeva per qualcuno…allora finiva lì. Sarebbe stato come sbattere la testa su un muro di cemento. E perdipiù, lei avrebbe iniziato a raccontargli di questo tipo che le piaceva e sarebbe capitata la cosa più orribile che può capitare a chi ci prova con una ragazza che stravede per qualcun’altro: diventare il confidente.
Jacopo rabbrividiva all’idea.
In un strano miscuglio di malinconia e allegria, rabbia e noncuranza, lei si aprì a lui, raccontandogli delle sue esperienze passate. Dei ragazzi che l’avevano amata, ma non del tutto. Dei ragazzi che l’avevano fatta soffrire, ma anche sorridere. Di quelli che lei aveva amato. O almeno così credeva in quel momento.
Sembrava non avere rimpianti, beata lei.
Niente ex invadenti. Jacopo stentava a crederci.
Niente ragazzi che le andavano dietro. Solo la consapevolezza di piacere, senza la presunzione di costruirci sopra un ego mostruoso.
E poi lei aveva quel modo di guardarlo, quello sguardo azzurro puntato su di lui, sui suoi occhi, con rapide occhiate alla sua bocca quando parlava, che in tutta onestà gli faceva sperare di essere lui quel ragazzo per cui lei stravedeva.
Quello sguardo azzurro gli faceva cullare la speranza che non sarebbe mai diventato il suo confidente. Ma forse, un giorno, il suo ex invadente che di certo qualcun altro avrebbe odiato.

Continua >> Quarto

8 commenti:

5HiNoBi ha detto...

Vi ho fatto aspettare un po', ma ecco qua il 3° episodio..! Ho finito di scriverlo e rivederlo neanche mezz'ora fà, quindi molto probabilmente lo rifinirò ulteriormente nei prossimi giorni..!
Come al solito, fatemi sapere..!
;-)

Anonimo ha detto...

graaaaaande paolooooooooooooooooooo!!! aspetto impaziente la 4 puntata... ormai mi sono appassionata!! ciau =D

Anonimo ha detto...

Beh beh beh che dire? bella Paolì!
sai? mi sa che questo Jacopo vive nella stessa città e frequenta quasi gli stessi posti di un altro tale, ancora non so bene il nome, che non è buono e gentile come lui, anzi... qualcuno lo definirebbe stronzo ed egoista... follie!
Chissà che i due non si incontrino!

Ciauuu!

5HiNoBi ha detto...

Si, lo credo anchio..!
Io ho capito gente..voi ancora non potete....
:-D

Anonimo ha detto...

Per essere scritto bene è scritto bene, ma per una volta sarebbe bello leggere un racconto che parla di gggiovani nel quale il protagonista è astemio e non è un esperto di musica. Bella, comunque, l'idea del romanzo pubblicato a puntate su un blog: quasi quasi...

Dottor D.

5HiNoBi ha detto...

E vabbè Dottore..! Nel mio umile racconto cerco solo di rappresentare la mia umile realtà, solo un po' più fantasiosa e colorata...
Jacopo ti sarà sembrato un po' alcolizzato (ma poco poco, credimi)..anche un po' tabagista, forse...Ma questo suo modo di essere è solo un'estremizzazione di me stesso, così come sono estremizzate le situazioni narrate.
Per quanto riguarda la musica, quella non me la tocca nessuno..! ;-)
Cmq grazie del commento/critica/complimento...l'ho apprezzato davvero tanto..!
Torna a farmi visita!

Anonimo ha detto...

Finalmente dopo un periodo di inattività sei tornato...
Come al solito apprezzo la storia e il tuo modo di scrivere e ho fatto un sorriso quando ho letto la critica dell'anonimo sulla gente astemia (sigh! Ne faccio parte).
Però in quest'ultimo racconto i è venuta una strana sensazione... la sensazione che ci sia qualcosa che non va.... Tutto sta andando troppo liscio, ho come l'impressione che stia per succedere qualcosa.
Vedremo se ho ragione.
Ciao Sempai!

Anonimo ha detto...

5hinobi, sei stato scelto. Vieni sul mio blog per sapere cosa vuol dire.

Dottor D.