Ho osservato la mia tartaruga vagare per il suo recinto quadrato. Sembrava disperata nella ricerca di un'uscita.
Nel suo piccolo mondo ha tutto quello che le serve per sopravvivere, ma lei cercava disperatamente la libertà. E si affannava contro un piccolo spiraglio tra le assi di legno che segnano i confini del suo mondo.
Era solo un piccolo assaggio di un altro mondo, ma la speranza di una vita migliore o di annullare la solitudine era così grande da giustificare gli sforzi per raggiungerlo.
Non vi ricorda forse qualcosa...?
lunedì, agosto 15, 2005
domenica, agosto 14, 2005
Ancora una volta le mie paure hanno preso il sopravvento. Mi sono fatto bloccare, ho pensato troppo e non ho agito.
Ancora una volta ho fatto la scelta più facile, quella che mi lascia nel mio limbo ovattato, dietro un vetro da cui posso vedere, ma non toccare.
E ora l'unica cosa che so fare è piangermi addosso. Ancora una volta.
Credi di essere cresciuto, di essere cambiato, e invece sei sempre lo stesso.
Un debole, tenuto al guinzaglio dalle sue inutili paure.
Voglio davvero una vita piatta, dominata dalla ragione? No.
E allora perchè continuo a compiere sempre lo stesso errore?
Perchè non riesco semplicemente a non pensare?
Ancora una volta ho fatto la scelta più facile, quella che mi lascia nel mio limbo ovattato, dietro un vetro da cui posso vedere, ma non toccare.
E ora l'unica cosa che so fare è piangermi addosso. Ancora una volta.
Credi di essere cresciuto, di essere cambiato, e invece sei sempre lo stesso.
Un debole, tenuto al guinzaglio dalle sue inutili paure.
Voglio davvero una vita piatta, dominata dalla ragione? No.
E allora perchè continuo a compiere sempre lo stesso errore?
Perchè non riesco semplicemente a non pensare?
Iscriviti a:
Post (Atom)